
“Credo che l’analisi del ciclo di vita sia uno strumento estremamente importante per guidare la nostra decisione sulle politiche pubbliche. Ci aiuta a capire gli impatti ambientali di un prodotto o di un processo, dal suo inizio alla fine, e questo ci consente di prendere decisioni più informate e sostenibili.” – Al Gore, ex vicepresidente degli Stati Uniti e attivista ambientale.
La norma internazionale ISO 14040 definisce i principi e le procedure per la valutazione del ciclo di vita di un prodotto o di un servizio. Questa norma fornisce una guida completa per la valutazione dell’impatto ambientale e definisce i principi fondamentali e le metodologie di analisi. Il libro “Life Cycle Assessment: Principles and Practice” di Michael A. Curran e Rolf Frischknecht fornisce una guida completa per la valutazione del ciclo di vita, illustrando i principi fondamentali e le metodologie di analisi. Il libro è stato scritto da due esperti del settore e fornisce un’ampia gamma di esempi pratici. Anche il libro “Environmental Life Cycle Assessment of Goods and Services: An Input-Output Approach” di Chris T. Hendrickson fornisce una guida dettagliata per la valutazione dell’impatto ambientale attraverso un approccio input-output. Il libro illustra come utilizzare i modelli input-output per valutare l’impatto ambientale di prodotti e servizi e fornisce numerosi esempi pratici. Per quanto riguarda le fonti in italiano, il libro “L’analisi del ciclo di vita” di Stefano Cucurachi e Marco Capocelli fornisce una panoramica completa della metodologia dell’analisi del ciclo di vita, illustrando i principi e le applicazioni pratiche della valutazione dell’impatto ambientale. Il libro è scritto in modo accessibile e comprende numerosi esempi pratici. Inoltre, il libro “Valutazione dell’impatto ambientale dei prodotti” di Marco Fiala e Gabriele Bernardini fornisce una guida pratica alla valutazione dell’impatto ambientale dei prodotti attraverso l’analisi del ciclo di vita. Il libro è arricchito da numerosi esempi applicativi e da una sezione dedicata alla normativa italiana in materia di valutazione dell’impatto ambientale. È importante fare queste premesse poiché la valutazione dell’impatto ambientale di un prodotto o di un servizio è un processo complesso che richiede la considerazione di numerosi fattori. Se questi fattori non vengono considerati correttamente, si rischia di ottenere valutazioni imprecise e di prendere decisioni sbagliate. Ad esempio, valutare un pannello fotovoltaico con una centrale nucleare non è propriamente corretto, poiché questi due prodotti hanno impatti ambientali molto diversi. La valutazione dell’impatto ambientale dovrebbe essere effettuata sulla base di categorie omogenee, ovvero oggetti che sono simili per funzione, materiali e tecnologie utilizzate e tempi di vita paragonabili. In questo modo, i dati possono essere interpretati correttamente e le valutazioni possono essere effettuate in modo più accurato. Inoltre, l’importanza dei database utilizzati nella valutazione dell’impatto ambientale varia in funzione del luogo in cui viene effettuata l’analisi. Ad esempio, i dati relativi alle emissioni di gas a effetto serra possono variare in base alla regione o al paese in cui viene prodotto un determinato prodotto o servizio. Pertanto, è fondamentale utilizzare database affidabili e aggiornati e, se possibile, specifici per il luogo in cui viene effettuata l’analisi. In questo modo, i risultati dell’analisi del ciclo di vita possono essere interpretati in modo corretto e utilizzati per prendere decisioni informate riguardo alla sostenibilità ambientale dei prodotti e dei servizi. Nel mondo scientifico si guarda molto alle dichiarazione fornite dagli esperti. Alissa Kendall* e Lise Laurin* sostengono che non è corretto confrontare l’analisi del ciclo di vita (LCA) di fonti energetiche diverse: “Non è appropriato confrontare l’impatto ambientale delle fonti energetiche tra loro, poiché le fonti energetiche sono molto diverse per quanto riguarda i loro impatti ambientali, le risorse naturali utilizzate, le tecnologie e le catene di approvvigionamento. Invece, l’analisi del ciclo di vita dovrebbe essere utilizzata per valutare l’impatto ambientale di una singola fonte energetica rispetto alle alternative simili, come altre fonti rinnovabili o fonti fossili.” Questa citazione sottolinea l’importanza di utilizzare l’analisi del ciclo di vita in modo corretto, evitando di confrontare prodotti diversi tra loro, al fine di ottenere valutazioni accurate dell’impatto ambientale di una specifica fonte energetica. Uno tra i massimi esperti mondiali di LCA, Matthias Finkbeiner**, ha affrontato il tema del confronto tra fonti energetiche diverse in diversi articoli e conferenze. In particolare Finkbeiner afferma che “la valutazione dell’impatto ambientale di fonti energetiche diverse è un’area di ricerca complessa e di grande attualità, ma la sua applicazione pratica deve affrontare alcune sfide tecniche e metodologiche che rendono difficile il confronto diretto tra fonti energetiche diverse. L’analisi del ciclo di vita può essere utilizzata per valutare l’impatto ambientale di singole fonti energetiche, ma il confronto tra fonti energetiche diverse richiede una considerazione attenta e precisa delle differenze tra le tecnologie, le fonti di materia prima e le catene di approvvigionamento” (traduzione dal tedesco). In altre parole, Finkbeiner sostiene che l’analisi del ciclo di vita può essere un utile strumento per valutare l’impatto ambientale di singole fonti energetiche, ma il confronto diretto tra fonti energetiche diverse può essere difficile a causa delle differenze nelle tecnologie, nelle fonti di materia prima e nelle catene di approvvigionamento. * Alissa Kendall e Lise Laurin sono entrambe esperti del metodo LCA. Kendall è una professoressa associata presso il Dipartimento di Ingegneria Civile ed Ambientale dell’Università della California a Davis ed è un’autorità nel campo della valutazione del ciclo di vita applicata all’energia e ai trasporti. Laurin è fondatrice e presidente dell’azienda di consulenza in sostenibilità EarthShift Global LLC e ha lavorato come esperta di LCA per oltre 20 anni, aiutando aziende e organizzazioni a comprendere l’impatto ambientale dei loro prodotti e servizi. Entrambe hanno scritto numerosi libri e pubblicazioni sulla LCA e sono riconosciute a livello internazionale come esperti nel campo. ** Matthias Finkbeiner è un professore di ingegneria ambientale presso la Technische Universität Berlin in Germania. È un esperto di analisi del ciclo di vita e di valutazione dell’impatto ambientale ed è stato uno dei principali contributori al metodo dell’Environmental Product Declaration (EPD). Ha scritto numerosi articoli e libri sull’argomento e ha ricevuto diversi premi per la sua ricerca, tra cui il Premio Humboldt Research nel 2012.
Solo analisi di fonti energetiche confrontabili
“È importante notare che l’analisi del ciclo di vita non è uno strumento per confrontare fonti energetiche diverse tra loro, come solare, eolica, idroelettrica, nucleare e fossile, ma piuttosto un mezzo per confrontare le alternative all’interno di una stessa categoria di fonte energetica. Questo perché le diverse fonti energetiche hanno impatti ambientali e sociali molto diversi, quindi non possono essere confrontate direttamente.” – Matthias Finkbeiner
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