Scritto da Mirko Paglia
13/05/2023

La maggior parte dei paesi dell’UE è d’accordo sul fatto che le emissioni di carbonio degli edifici rappresentano una parte significativa del totale delle emissioni di carbonio dell’UE e che deve essere fatto qualcosa per ridurle. Tuttavia, un paese europeo non è d’accordo con la direzione che sta prendendo il piano.
“La proposta di direttiva europea “Case Green” sulla prestazione energetica degli edifici non impone obblighi per i proprietari e lascia ampia flessibilità agli Stati Membri per la riqualificazione degli edifici. Leggi l’articolo per conoscere tutti i dettagli del piano nazionale di ristrutturazione del Governo italiano.” – ministro dell’ambiente (2023) Roberto Cingolani.
Ma non tutti sono felici di questa iniziativa. L’Italia, infatti, si è opposta al piano dell’UE, sostenendo che né il governo né i proprietari di casa possono permettersi di completare le ristrutturazioni richieste. Il nostro paese ha infatti un patrimonio edilizio più vecchio e meno efficiente di molti dei suoi vicini. Secondo ANCE, l’associazione nazionale dei costruttori, il 60% degli edifici in Italia si trova nelle due peggiori classi energetiche, contro il 17% in Francia e il 6% in Germania. Inoltre, il 74% degli italiani possiede la casa o l’appartamento in cui vive, rispetto al 65% in Francia e al 50% in Germania. Questo rende gli italiani particolarmente esposti al costo delle ristrutturazioni.
L’Italia non è l’unico paese a dover affrontare le sfide del cambiamento climatico. Anche l’agricoltura italiana ne risente, soprattutto nelle regioni meridionali dove le temperature sono aumentate di un grado negli ultimi 30 anni. Alcuni agricoltori si sono dovuti adattare, sostituendo le colture tradizionali con frutti esotici come avocado, mango e banane. Ma altri hanno resistito, cercando di mantenere la qualità dei loro prodotti tipici come l’uva e gli agrumi.
Cosa ne pensate voi di questo scenario? Siete favorevoli o contrari al piano dell’UE per i green buildings? Pensate che l’Italia debba fare di più per adeguarsi alle normative europee o che debba difendere i suoi interessi nazionali? Fateci sapere la vostra opinione nei commenti e continuate a seguirci sul nostro blog. A presto!
Ingegneri maggioranza favorevoli al greenbuilding
“Gli ingegneri italiani sono schierati a favore della sostenibilità. È questo uno degli esiti positivi emersi dal sondaggio. Lo pensa il 70% dei professionisti intervistati tra i 35 ed i 40 anni. Gli ingegneri un po’ più avanti con l’età, invece, abbassano la media. Solo il 57% per gli ultra sessantacinquenni.” – Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri (CNI)
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