Rewilding urbano: come gli edifici sostenibili reintegrano la biodiversità

da | Mag 25, 2025 | Architettura, Edilizia, greenbuilding, Urbanistica | 0 commenti

Introduzione

Nel contesto urbano moderno, la natura è spesso sacrificata in nome del cemento e dell’efficienza. Ma una nuova tendenza progettuale, chiamata rewilding urbano, sta riportando la biodiversità negli spazi costruiti. L’obiettivo? Creare edifici non solo a basso impatto, ma attivamente rigenerativi per gli ecosistemi locali.

Cos’è il rewilding urbano

Il termine “rewilding” (rinaturalizzazione) nasce in ambito ecologico e indica la reintroduzione di specie e habitat originari in ambienti da cui erano scomparsi. In ambito urbano, si traduce nella progettazione di edifici e spazi pubblici che ospitano piante, insetti, uccelli e piccoli animali.

Strategie per reintrodurre la biodiversità nei progetti edilizi

  • Tetti e facciate verdi
    Non solo estetica: creano microhabitat per insetti impollinatori, uccelli e muschi. I tetti verdi intensivi possono persino ospitare ortaggi, api e piccoli arbusti.

  • Corridoi ecologici urbani
    Percorsi verdi che collegano parchi, edifici e fiumi, consentendo agli animali di spostarsi liberamente. La continuità ecologica è fondamentale per la sopravvivenza di molte specie.

  • Integrazione della fauna locale
    Nidi per uccelli integrati in facciata, hotel per insetti in cortili interni, stagni per anfibi nelle aree comuni. Queste soluzioni possono essere estetiche e funzionali.

  • Uso di piante autoctone
    Scegliere specie locali, adattate al microclima e resistenti a parassiti, riduce l’uso di acqua e pesticidi, favorendo la resilienza dell’ecosistema urbano.

Esempi internazionali

  • Bosco Verticale (Milano)
    Oltre 20.000 piante su due torri residenziali. Ha aumentato la biodiversità urbana con oltre 20 specie di uccelli nidificanti identificate.

  • The Edge (Amsterdam)
    Edificio per uffici che include tetti verdi, pareti vegetali, illuminazione adattiva e spazi per api e uccelli.

  • King’s Cross Pond Club (Londra)
    Una piscina pubblica “naturale” in un’area urbana, filtrata da piante e microbi, che funziona come ecosistema acquatico.

Benefici misurabili

  • Regolazione climatica locale (effetto “isola di calore” ridotto)

  • Migliore qualità dell’aria

  • Riduzione del rumore urbano

  • Impatto positivo sulla salute mentale e benessere dei cittadini

Conclusione

Il rewilding urbano rappresenta una nuova frontiera dell’edilizia sostenibile, in cui l’edificio non è più solo “neutro”, ma collabora attivamente con la natura. Riportare la biodiversità in città non è solo una questione ecologica, ma una strategia fondamentale per la resilienza, il benessere e l’estetica del vivere urbano nel futuro.


Fonti:

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