
Meglio il doppio preventivo con sconto in fattura e senza incentivi, per valutare eventuali extra-costi.
Intervista all’Ing. Marco Codazzi
Efficienza energetica protagonista del Superbonus 110%? «Confermo – spiega l’ingegner Marco Codazzi, Energy Manager Certificato (EGE) e titolare dell’ESCO ETS Life srl – E’ però necessario aspettare i provvedimenti attuativi dall’Agenzia delle Entrate, ovvero le istruzioni per il funzionamento dello sconto in fattura e della cessione del credito, prima di muoversi. Successivamente è importante affidarsi a professionisti competenti nel settore del risparmio energetico.Prima che escano i decreti attuativi, il mio primo consiglio come esperto è di non firmare alcun preventivo e comunque procurarsi sempre il doppio preventivo, quello senza incentivi, e quello con lo sconto in fattura: solo così sarà più facile valutare eventuali extracosti. L’obiettivo di una riqualificazione energetica è la condivisione con il cliente della casa ideale.Qualora nel primo intervento non si riuscisse a raggiungere l’obiettivo della casa a zero emissioni, si potrà procedere successivamente a realizzare ciò che manca. Importante procedere con opere finalizzate a tale scopo, utilizzando materiali di buona qualità e preoccupandosi anche delle spese di gestione. Un ruolo importante lo hanno le Esco (Energy Service Company), perché i loro interventi sono certificati per il risparmio e sono finalizzate anche a una oculata gestione. Il mondo del risparmio energetico è vario e complesso e non esiste solo il superbonus 110, esistono anche la detrazione fiscale, il conto termico.Pochi sono a conoscenza degli incentivi completamente o parzialmente finanziati dalle Esco, quai società accreditate ai sensi della norma UNI CEI 11352:2014, sono garantiti in termini di risultati, di efficienza e d risparmio energetico, a maggior tutela del consumatore.
“La progettazione sostenibile non è più un obbligo di legge ma un obbligo morale di ogni ingegnere”
Paglia Mirko
Green-building
ingegneria e architettura sostenibile
Alcune brevi definizioni di grandi imprese ed energivore
Per grandi imprese si intendono quelle realtà con più di 250 dipendenti, fatturato maggiore a 50 mln€ oppure un totale di bilancio annuo superiore a 43 mln€ [def. 2003/361/CE].
Dal 2018, la definizione di impresa energivora riguarda tutte le imprese che hanno un consumo energetico maggiore o uguale a 1 GWh
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