Architettura e Ingegneria uniti per l’efficienza energetica

Scritto da Mirko Paglia

ECO- Ingegnere

18/03/2023

Benvenuto nel mio articolo sull’architettura ecosistemica e sul secondo principio fondamentale che la caratterizza: massimizzare l’efficienza energetica. L’architettura ecosistemica è un approccio progettuale che pone la sostenibilità degli edifici al centro del processo creativo, minimizzando l’impatto ambientale e massimizzando la qualità della vita delle persone che vi abitano. La sostenibilità, intesa come uso responsabile delle risorse e riduzione dei consumi energetici, diviene quindi un requisito fondamentale per ogni architettura che voglia migliorare la qualità della vita. In questo articolo, vedremo brevemente quali sono le strategie energetiche da adottare per raggiungere questo scopo e come l’architettura ecosistemica possa fare la differenza nella costruzione di un futuro più sostenibile.

“L’architettura sostenibile è quella che incorpora l’efficienza energetica nella sua stessa struttura e forma, perché solo così può durare nel tempo e rispettare il nostro pianeta” – Norman Foster.

L’edilizia rappresenta uno dei settori con i consumi energetici più elevati, responsabile del 36% delle emissioni di gas serra in Europa. Per questo motivo, ridurre i consumi energetici degli edifici rappresenta un obiettivo importante per migliorare la sostenibilità dell’ambiente e ridurre i costi a carico dei proprietari e degli utenti degli edifici. Vediamo, quindi, alcune strategie per ridurre i consumi energetici nelle costruzioni residenziali e terziarie/pubbliche. Edilizia residenziale: Per quanto riguarda l’edilizia residenziale, l’uso di materiali isolanti ad alta efficienza termica, come il polistirolo espanso, il poliuretano e la lana di roccia, è in grado di ridurre i consumi energetici per il riscaldamento degli edifici fino al 40%. Inoltre, l’installazione di finestre ad alta efficienza energetica può ridurre i consumi energetici per il riscaldamento del 10-15%. L’installazione di un impianto fotovoltaico o di un sistema di riscaldamento solare può contribuire alla riduzione dei consumi elettrici dell’edificio. Secondo l’Agenzia europea per l’ambiente, gli edifici a basso consumo energetico possono ridurre i costi dell’energia fino al 90%. In Italia, la normativa vigente richiede che gli edifici di nuova costruzione rispettino determinati standard di efficienza energetica. In particolare, dal 2021 tutti i nuovi edifici dovranno essere a energia quasi zero. Edilizia terziaria/pubblica: Per quanto riguarda l’edilizia terziaria e pubblica, l’uso di sistemi di illuminazione a LED può ridurre i consumi elettrici fino al 75% rispetto ai sistemi di illuminazione tradizionali. Inoltre, l’uso di sistemi di riscaldamento e raffreddamento a pompa di calore o geotermici può ridurre i consumi energetici fino al 50%. La scelta di materiali a basso impatto ambientale può contribuire a ridurre le emissioni di gas serra durante la costruzione e l’utilizzo dell’edificio. Secondo il rapporto di Legambiente “Ecosistema Urbano 2020”, il 41% dell’energia consumata in Italia è destinata all’edilizia, mentre solo il 20% proviene da fonti rinnovabili. Tuttavia, il rapporto evidenzia anche che negli ultimi anni si è registrato un incremento degli impianti fotovoltaici installati sui tetti degli edifici. L’importanza della forma dell’edificio: La forma dell’edificio è un elemento critico per l’efficienza energetica e deve essere progettata per minimizzare i consumi energetici. Questo perché la forma dell’edificio influisce sulla quantità di energia necessaria per riscaldare e illuminare gli ambienti interni. Una forma ben progettata può ridurre la quantità di energia necessaria per riscaldare l’edificio durante l’inverno e per raffreddarlo durante l’estate. La forma dell’edificio deve essere ottimizzata per massimizzare l’uso della luce solare e della ventilazione naturale. L’uso della luce naturale riduce la necessità di utilizzare la luce artificiale, mentre la ventilazione naturale riduce la necessità di utilizzare il condizionatore d’aria. L’orientamento dell’edificio e la disposizione delle finestre possono anche contribuire a ridurre la quantità di energia necessaria per riscaldare e raffreddare l’edificio. Ci sono numerosi esempi di edifici che hanno la forma progettata per ridurre i consumi energetici. Ad esempio, il grattacielo “Torre BBVA Bancomer” a Città del Messico è stato progettato con un’apertura sulla sommità per consentire il passaggio di aria fresca e ridurre l’accumulo di calore all’interno dell’edificio. Questa apertura ha permesso una riduzione del 30% dei consumi energetici rispetto ai grattacieli tradizionali. Inoltre, l’edificio “Pearl River Tower” a Guangzhou, in Cina, è stato progettato con un’ala a forma di V per massimizzare l’effetto venturi, che crea una pressione dell’aria sulla facciata dell’edificio e induce una ventilazione naturale all’interno. Grazie a questa forma, l’edificio ha ottenuto una riduzione del 58% dei consumi energetici rispetto ai grattacieli tradizionali.

In conclusione, la forma dell’edificio è un elemento essenziale per l’efficienza energetica. Progettare la forma dell’edificio per massimizzare l’uso della luce naturale e della ventilazione naturale può ridurre significativamente i consumi energetici, contribuendo così alla sostenibilità dell’edificio e alla riduzione dell’impatto ambientale.

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Energia rinnovabile unico futuro possibile

L’energia rinnovabile è l’unico futuro energetico possibile. Le fonti fossili sono limitate e contribuiscono al cambiamento climatico. Dobbiamo abbracciare l’energia rinnovabile e integrarla nei nostri edifici e nella nostra infrastruttura urbana.” –  Bjarke Ingels.

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