Scritto da Mirko Paglia
22/04/2023
“L’architettura deve essere inclusiva e creare spazi in cui le persone si sentano a proprio agio e in grado di connettersi con gli altri.” – Bjarke Ingels.
Il sesto principio dell’architettura ecosistemica si concentra sull’importanza di creare spazi inclusivi che incoraggino le persone a connettersi tra loro e a creare una comunità. Questo principio è stato sottolineato da Bjarke Ingels, uno dei più famosi architetti contemporanei.
Secondo Ingels, “L’architettura deve essere inclusiva e creare spazi in cui le persone si sentano a proprio agio e in grado di connettersi con gli altri.” Questa è una dichiarazione potente, perché ci ricorda che l’architettura non è solo una questione di estetica, ma ha anche un impatto sulla qualità della vita delle persone.
Per creare spazi inclusivi, gli architetti possono utilizzare una varietà di tecniche. Ad esempio, possono utilizzare spazi comuni che promuovono l’interazione tra le persone, come piazze o parchi. Possono anche progettare edifici che incoraggiano la socializzazione, come sale comuni o spazi di coworking.
Ci sono anche molti esempi di progetti architettonici che utilizzano il sesto principio dell’architettura ecosistemica. Un esempio è il condominio Bo01 a Malmö, in Svezia, progettato da un team di architetti guidato da Kjellander + Sjöberg. Il progetto utilizza spazi comuni, come cortili interni, giardini e parchi, per creare un senso di comunità tra gli abitanti.
Un altro esempio è il complesso di appartamenti Via Verde a New York City, progettato da Dattner Architects e Grimshaw Architects. Il progetto utilizza un giardino pensile, una fattoria urbana e spazi comuni per creare un senso di comunità tra gli abitanti.
In definitiva, il sesto principio dell’architettura ecosistemica ci ricorda l’importanza di creare spazi inclusivi che incoraggiano le persone a connettersi tra loro e a creare una comunità. Gli architetti possono utilizzare una varietà di tecniche per raggiungere questo obiettivo e ci sono molti esempi di progetti architettonici che utilizzano questo principio con successo. La creazione di spazi inclusivi è un aspetto cruciale dell’architettura ecosistemica e dovrebbe essere considerata una priorità per tutti gli architetti che desiderano creare spazi che promuovano la salute e il benessere delle persone.
Riferimenti ed approfondimenti
Nei miei appunti ho diversi riferimenti blibliografici che possono sicuramente aiutarti a condurre indagini per i tuoi approfondimenti, ecco alcuni libri:
- “The Architecture of Community” di Leon Krier
- “The Social Logic of Space” di Bill Hillier
- “Design for a Living Planet: Settlement, Science, and the Human Future” di Randy Hester
- “The Death and Life of Great American Cities” di Jane Jacobs
- “The Nature of Order: An Essay on the Art of Building and the Nature of the Universe” di Christopher Alexander
- “Sustainable Urbanism: Urban Design with Nature” di Douglas Farr
- “Tactical Urbanism: Short-term Action for Long-term Change” di Mike Lydon e Anthony Garcia
- “Walkable City: How Downtown Can Save America, One Step at a Time” di Jeff Speck
Spero che questi libri ti siano utili per approfondire il tema!
Architettura come risposta alla comunità!
“E’ importante che la nostra architettura rispecchi e risponda alle esigenze delle comunità in cui viviamo e lavoriamo, creando luoghi che promuovano la connessione, l’interazione e il benessere collettivo.” – Norman Foster.
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